Psiconutrizione

Equilibrio nutritivo in base al fabbisogno personale.

In Italia più di tre milioni di persone soffrono di un disturbo di un comportamento alimentare e il numero è in costante aumento. Nell’85% dei casi si tratta di donne adolescenti, ma questi disturbi non risparmiano le fasce di età infantile e adulta. Negli ultimi anni il fenomeno è in crescita anche negli uomini.

I disturbi alimentari sono patologie di derivazione psichica a eziologia multifattoriale. Per la loro significativa ripercussione sull’alimentazione e sullo stato di salute e per i rischi clinici correlati, essi richiedono una strategia di intervento integrata tra più figure professionali multidisciplinari quali: nutrizionisti, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, endocrinologi, gastroenterologi. La diffusione di una corretta informazione sul tema dei disturbi di comportamento alimentare da parte dei mass media, nonché un’opera di sensibilizzazione nelle scuole, possono contribuire alla prevenzione di queste patologie e impedire il loro ulteriore propagarsi.

Nel percorso riabilitativo e di cura di questi disturbi, la supervisione medica consente il corretto inquadramento diagnostico, la valutazione del rischio clinico e la scelta di eventuali terapie farmacologiche. Il nutrizionista ha il ruolo di valutazione dello stato nutrizionale, correlato allo stato di salute, in termini di qualità della composizione corporea, individuandone le deviazioni dalla normalità. Il nutrizionista, inoltre, studia il comportamento alimentare, per comprendere le fobie e le paure, al fine di avviare una riabilitazione nutrizionale personalizzata, volta a migliorare lo stato di salute e a sostituire gradualmente la logica nutrizionale distorta, con i fisiologici principi alimentari.

La terapia psicologica, infine, si colloca come un prezioso strumento di prevenzione e di individuazione delle cause familiari e socio-ambientali favorenti il disturbo, al fine di promuovere la piena consapevolezza del disturbo alimentare in chi ne è colpito, fornendo delle strategie per superare la patologia e prevenire le ricadute.

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