Meglio integrale

All’inizio del nostro secolo i nostri bisnonni consumavano in media oltre 200 grammi di cereali al giorno: pane, pasta, polenta o riso. Oggi si è scesi a circa 50 grammi, un quarto rispetto ad allora. Fortunatamente, negli ultimi vent’anni, la tendenza a limitare il consumo di cereali e in particolare ad utilizzare unicamente farine raffinate ha subito un’inversione di tendenza.
Oggi anche il panettiere meno fornito può offrire ai propri clienti una gamma di pani fatti con lievito naturale e farina integrale ed oggi si parla sempre più di lievito madre, molto importante e più salutare. Nei supermercati possiamo trovare riso integrale o semintegrale. Ci siamo resi conto infatti, che l’eccessiva raffinazione degli alimenti e la riduzione drastica dei cereali comportano danni alla salute: molte malattie, come l’arteriosclerosi, le cardiopatie, il cancro al colon e al retto, il diabete, sono direttamente connesse ad un ridotto consumo di alimenti integrali e quindi all’apporto di fibre nell’alimentazione quotidiana.
Per alimenti integrali si intendono i cereali in chicco (es. riso integrale..) e le farine ( quella di frumento integrale o di tipo 1 o 2) a cui non sia stato tolto il germe, durante la lavorazione, che è la parte vitale della pianta da cui può nascere il nuovo germoglio. Inoltre, non devono essere privati completamente dei sottili strati che rivestono il chicco, dove si concentrano vitamine preziose come la E e quelle del gruppo B, minerali come fosforo e ferro, parte delle proteine e le fibre. Di grande importanza, infatti, ci sono le fibre, che non vengono assimilate dall’intestino, ma ne favoriscono il corretto funzionamento.
Eliminando la fibra dei cereali, come succede con la raffinazione, il cibo ristagna a lungo nell’intestino, provocando fermentazioni e putrefazioni che sono all’origine della maggior parte dei disturbi intestinali che affliggono l’uomo moderno. Fortunatamente ci sono sempre più prodotti integrali e sempre più aziende promuovono il consumo di farine integrali. Attenzione pero’ che sulla superficie esterna dei cereali, della frutta e dei vegetali si concentrano le sostanze più preziose della pianta, ma anche la maggior parte dei residui delle sostanze inquinanti utilizzate nell’agricoltura intensiva.
La scelta di mangiare grandi quantità di verdure e di cereali integrali, deve essere quindi biologica, dove vengono seguite le regole di privare pesticidi durante l’agricoltura, limitando l’abuso di azotati che diminuiscono la percentuale di vitamine negli alimenti e a determinare la quantità di nitriti e nitrati, sostanze pericolose per l’organismo.

 

Cibi salute – RED